Festival - Printemps des Arts de Monte-Carlo

Principauté de Monaco
98000 Monaco
Monaco
Da giovedì 10 marzo a domenica 3 aprile 2022
Festeggiate l'arrivo della Primavera dal 10 marzo al 3 aprile 2022 con l'evento musicale che ogni anno raduna musicisti da tutto il mondo. Un incontro da non perdere!Da giovedì 10 marzo a domenica 3 aprile 2022, Principauté de Monaco

La fine è il mio inizio. È il titolo che Bruno Mantovani, nuovo direttore artistico del Printemps des Arts, ha scelto di dare a questo grande appuntamento internazionale che si inserisce appieno nella modernità.
È dunque un viaggio nel tempo che vi invito a compiere, il tempo “universale” ma anche il tempo specifico ad ogni creatore. È difatti l’analisi dell’evoluzione stilistica di un compositore nell’arco della sua vita che ci permette davvero di coglierne la personalità. I primi saggi di Sergueï Prokofiev sono già da considerarsi di Prokoviev ? Come definire il linguaggio di Claude Debussy nelle sue ultime opere al pianoforte ? Qual è la traiettoria estetica di Johann Sebastian Bach nei suo brani all’organo ? Per parafrasare il rondeau di Guillaume de Machaut che quest’anno è stato ripreso come titolo per la programmazione del Printemps des Arts, la fine di un periodo creativo è spesso un incipit, la creazione è una successione di cicli. Il programma, corredato da numerose conferenze e tavole rotonde che saranno proposte, permetteranno di capire ampiamente questa tematica e tutte quelle che verranno affrontate, come la scrittura per quartetti a corde o l’identità della musica russa.
L’ Armenia verrà celebrata attraverso vari concerti durante i quali potremo apprezzare la vitalità artistica di questo paese nel quale tradizione e modernità sono sempre andati a braccetto. Questa nazione dalla storia millenaria e dal destino spesso tragico è un incubatore di artisti originali. Le opere del plastico Sergei Parajanov daranno vita a una mostra e il suo film, affascinante e suggestivo, Sayat Nova, verrà presentato al pubblico del festival. Il balletto Sept, gli angeli del Sinjar composto da Aram Hovhannisyan e Michel Petrossian e con coreografia di Michel Hallet-Eghayan renderà omaggio alla cultura yazidi, perseguitata per secoli e ancor oggi.
Alcuni concerti saranno seguiti da momenti di condivisione nei quali gli artisti e il pubblico potranno ritrovarsi, discutere di quanto hanno vissuto e assistere in un contesto informale ad altri momenti di musica. L’intimità di questi « saloni » sarà un mezzo per creare nuove relazioni tra interpreti e ascoltatori.
Cinema, arti plastiche, danza e anche enologia : numerose saranno le discipline che daranno luce alla musica per questa edizione.