Nata nel 1930, Niki
de Saint Phalle, prima Modella e poi apprentista commediante, esorcizza con la
sua arte le violenze della sua infanzia.Da mercoledì 25 aprile a venerdì 29 giugno, Galerie De Jonckheere
Divenuta una figura
iconica tra le donne artiste della seconda metà del XX secolo, venne sedotta
dall’eccentrico potere delle opere di Antonio Gaudì che scoprì per la prima
volta al parco Guell nel 1955. La fine degli Anni Sessanta fu permeata dalla
sua volontà di far coesistere in grandi spazi scolpiti le varie figure
provenienti dai suoi sogni e dalla sua immaginazione sconfinante.
Last night I had a
dream ne fa parte: la popolano le sue ragazze, i suoi animali feticci e i
simboli dei suoi viaggi e delle sue relazioni sentimentali. Questo gruppo di
diciotto sculture in poliestere dipinto, realizzato nel 1968, evidenzia dei
motivi tipo “firma” poi ripetuti, a più riprese, in alcuni disegni corredati da
testi che risalgono allo stesso anno. Riflessi di questi dubbi intimi, che
oscillano tra l’umorismo e l’ironia, questi totem scolpiti e dipinti sono i
vettori delle sue emozioni: il colore, le forme rotonde, le donne in carne, le
servono a dissimulare una profonda sofferenza. La serie, integralmente esposta
da De Jonckheere nel suo atelier monegasco, la prossima primavera evocheré i
ricordi di un sogno, quello che pare aver racchiuso tutti i simboli della
felicità sentimentale nella mitologia di quest’artista sorprendente.
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