Passando dalla malinconia all'umorismo, con "Felici i felici" Yasmina Reza tratteggia una costellazione moderna di personaggi che hanno imboccato un vicolo cieco sentimentale. Carole Bouquet impersona, da sola sul palcoscenico, donne e uomini alle prese con una realtà che sfugge loro e con desideri in caduta libera.
Giovedì 8 novembre 2018 alle 20.30 Théâtre Princesse Grace
Estratti dal romanzo di Yasmina REZA
La pièce. “Ho
iniziato a provare un sentimento, intendo uno vero, in quel momento. Uscendo
dall’automobile, a Wandermines, sotto la pioggia. Non si parla a sufficienza
dell’influenza che un luogo ha sugli affetti. Alcune nostalgie affiorano in
superficie senza avvisare. Gli esseri cambiano natura, come nelle favole. Nel
mezzo di questa confraternita con l’abito della domenica, che accorre in municipio
per sfuggire alla pioggia, che sorregge il braccio di Odile per aiutarlo sul
sagrato scivoloso, ho provato la catastrofe del sentimento”.
Pubblicato da
Flammarion nel 2013, il romanzo di Yasmina Reza ha vinto il Premio Letterario
francese Le Monde lo stesso anno.
Quel che ne pensa
la stampa…
“Yasmina Reza
compone una sorta di commedia umana che si ispira a Balzac, con amicizia,
amore, successo, potere, filiazione, dipendenza, malattia che vengono
incanalati nella sua scrittura senza orpelli, una scrittura divertente,
caustica e carnivora. “Le emozioni sono assassine. Vorrei che la vita andasse
avanti e che tutto venisse cancellato a mano a mano”, afferma una delle
protagoniste. Quale donna di teatro di successo, in questo romanzo che potrebbe
anche essere una successione di brillanti monologhi per il palcoscenico,
Yasmina Reza eccelle tuttavia nell’incidere i labirinti e le paludi indicibili,
se non impensabili, di ciascuno di noi. Le emozioni, questa fattucchiera le
conosce, e ce ne rivela ancora una volta di insospettabili, di insospettate. Di
inconsolabili. Fabienne Pascaud, TÉLÉRAMA.
“In “Felici i
felici”, un romanzo che stordisce, il drammaturgo declina con rara violenza
scene della vita coniugale. Affascinante Yasmina Reza!” LE NOUVEL OBSERVATEUR