La Direzione del Turismo e dei Congressi ha da poco annunciato la creazione di una divisione RSI. L'occasione è grata per parlarne con Estelle Antognelli, responsabile di questa nuova unità.
Ambiente, sfide sociali, responsabilità, sostenibilità... tutti concetti questi da tempo al centro delle preoccupazioni di tutti, in particolare della Direzione del Turismo e dei Congressi di Monaco (DTC) e del Principato. Contesto, missioni, piano d'azioni: Estelle Antognelli, nominata responsabile dell'unità RSI creata a metà estate, fa luce sull'argomento.
- La Direzione del Turismo e dei Congressi di Monaco ha deciso di creare una divisione RSI all'interno della sua struttura: come è nata questa idea e in che misura è stata attuata?
La DTC crede e si adopera già da diversi anni per una destinazione più sostenibile e segue la politica ambientale del Principato, voluta da S.A.S. il Principe Alberto II da quando è salito al potere nel 2005. In effetti, l'ambiente e lo sviluppo sostenibile sono tra le principali priorità dello Stato monegasco, sia a livello nazionale sia internazionale.
Dal 2010 la nostra organizzazione si è dotata di una divisione dedicata al Turismo Responsabile e gli eventi degli ultimi anni ci hanno spinto a condurre uno studio sulla sostenibilità della destinazione. Da queste riflessioni è nato il Libro Bianco sul Turismo Responsabile. (vedi qui: https://www.visitmonaco.com/fr/environnement/37823/livre-blanc-du-tourisme-responsable). Questo documento fornisce indirizzi migliorativi ed è proprio per perseguire e sviluppare le azioni in esso contenute che la DTC ha deciso di creare un centro R.S.I.
- Quali saranno i suoi compiti principali?
RSI, come è risaputo, è l'acronimo di Responsabilità Sociale d'Impresa, ma anche di Responsabilità Sociale e Ambientale, che implica che le organizzazioni sono responsabili degli effetti che producono sull'ambiente, sia dal punto di vista sociale sia ambientale.
L'obiettivo della DTC è pensare e agire in modo più sostenibile ed equo, continuando a creare una destinazione responsabile. A tal fine è necessario creare un quadro di riferimento per limitare gli effetti negativi e massimizzare il contributo positivo del turismo.
A tal fine, baseremo le nostre missioni su due assi portanti:
-> internamente, per organizzare e strutturare le nostre azioni in linea con questo obiettivo, al fine di migliorare il nostro modus operandi complessivo;
-> a livello di destinazione, con l'aiuto di tutti gli attori, per continuare ad attuare il piano d'azione sulla base del Libro Bianco.
- A livello di destinazione, qual è il piano d'azione previsto?
Si tratta di un piano d'azione triennale imperniato su cinque ambiti di sviluppo:
-> sensibilizzare, formare, coinvolgere e rafforzare le competenze, potenziando le capacità degli attori e dei partner e condividendo le buone prassi per lavorare con i visitatori svago e business;
-> comunicare e migliorare la visibilità, rendendo l'offerta più coerente e visibile ai clienti prima, durante e dopo il soggiorno;
-> Controllare l'impatto ambientale della destinazione, collaborando con i partner per trovare soluzioni che contengano l'impatto del turismo. Penso in particolare all'impatto delle emissioni di carbonio, al consumo delle nostre risorse e alla questione dei rifiuti e dello spreco alimentare;
-> potenziare il turismo per tutti e da parte di tutti, promuovendo l'equità tra le parti coinvolte;
-> Infine, misurare le azioni. A tal fine, è necessario istituire sistemi di misurazione concreti per valutare l'impatto ambientale, evidenziare il contributo del turismo all'economia monegasca e valutare l'impegno responsabile della destinazione.
Grimaldi Forum Monaco - ©Benjamin Vergély