Jamie Cullum

In occasione dell'uscita del suo ultimo album Taller, Jamie Cullum ammetteva: "La mia musica è sostanzialmente quella di un jazz fan"!. Di fatto,  l'artista  a malapena ventenne, aveva scandalizzato il suo mondo, sconquassando con la sua foga da giovane una selezione scelta di perle del "Great American Song Book" per fornirne una versione molto più "Pop" che alcuni considerarono come una mossa irriverente. Ad ormai 40 anni, una manciata di dischi d'oro e di Grammy Awards in tasca, Jamie Cullum è definitivamente entrato nella grande famiglia del jazz vocale e nessuno metterebbe in discussione la sua legittimità. Con lo stesso entusiasmo di sempre, ma ormai arricchito da una maturità che si sente dalla sua musica e dal suo talento di compositore sempre più affermato, Jamie Cullum continua a declinare la sua visione disinibita di una tradizione ancorata nel jazz, ma decisamente aperta ai ritmi e alle sonorità delle musiche popolari più contemporanee.

A cinque anni dall'uscita del suo primo album, partecipa alla colonna sonora del film Bridget Jones "L'età della ragione" riprendendo la canzone "Everlasting Love". Seguono poi gratifiche e una nuova opportunità nel 2008: firma la ballata Gran Torino, appositamente composta per l'omonimo film di Clint Eastwood. Lo stesso anno compare nell'album Music Hole di Camille, da cui rimaneggia occasionalmente il brano "Ta Douleur" sul palcoscenico.

Artista emerito, dal 2010 presenta una trasmissione di jazz settimanale sulla BBC Radio 2 per la quale riceve numerosi premi. Con il jazz come punto di partenza, il programma esplora gli universi dell'hip-hop, delle musiche elettroniche e oltre, facendone scoprire vari pezzi, interviste e sedute live. 

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